Per primo ho usato il sapone
Che svuota il viso e lo ricompone
Ho strofinato per ore e ore e tu eri lì
Sempre più giù
Poi ho provato a non respirare
A sciogliermi sul fondo dentro a un bicchiere dove
Parole dette a mezza voce restano intere
Poi ho provato col sonno dei giusti
Che affanna e appanna il mondo di tutti quanti
Ma son risorto il terzo giorno insieme ai santi
Senza più idee senza più idee
Tra i fulmini nei nuclei di Chernobyl
Poi ho provato col verderame
Che brucia gli occhi dentro e fuori
Sbiadivo insieme a tutti i colori e tu eri lì
Poi ho provato con le altre donne quelle vere
E quelle nel mio cranio solo la notte
Ma avevan tutte il tuo volto il tuo nome e le tue unghie rotte
Poi ho provato con una lama
Sbucciavo le meningi come una mela
Soffiavo e scoppiavano i denti tra sangue e schiuma
Ma come un automa andavo giù ancora più giù
Nei nuclei tra i fulmini di Chernobyl
Ma ecco l’energia atomica
Che si sprigiona dall’interno di un bottone
E siamo volati via assieme
Sempre più su
Sempre più su sempre più su (tra i fulmini di chernobyl)
Sempre più su sempre più su (tra i fulmini di chernobyl)
Sempre più su sempre più su (tra i fulmini di chernobyl)
Sempre più su sempre più su (tra i fulmini di chernobyl)
Sempre più su sempre più su (tra i fulmini di chernobyl)